Nel 1964 il mondo cinematografico conosce un regista di nome Bob Robertson. Il suo film, Per un pugno di dollari, costato circa 20 milioni, passerà alla storia per aver generato nuove 'regole' del cinema western.
Si scoprirà poi, che Bob Robertson all'anagrafe è Sergio Leone e che Per un pugno di dollari può essere -forse- racchiuso in un incipit forte ed espressivo se solo non fosse accattivante tutta la vicenda a seguire....
l pistolero (Clint Eastwood) entra in scena cavalcando un mulo. Si guarda intorno osservando il paese nel quale arriva.
Un uomo senza passato, presente e futuro, attraversa il paesaggio senza un perchè ed entra nella vicenda dello spettatore catturandolo.
Siamo negli anni 60, il regista, Bob Robertson, ha voglia di fare un film di 'genere' - quello western- ma nella sua ottica cinematografica.
Questo incipit riassume quindi , perfettamente, la sua intenzione.
Un personaggio qualsiasi, nè un eroe nè un antieroe, arriva in un luogo qualsiasi, dove sarà la curiosità e la prepotenza della gente a renderlo protagonista.
Protagonista della pellicola ma non della vita.
Quasi come Sergio Leone volesse far intendere che siamo noi, il pubblico o coloro che ne incontrano, ad etichettare chi sia l'eroe, presenta un personaggio, reso tale dal contesto in cui si affaccia.
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