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Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto - l'incipit

Elio Petri sapeva come iniziare un film. E sapeva come farlo con il personaggio , la fotografia, la colonna sonora e perfino il costume giusto. 
L'intro di Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto rimane una delle indimenticabili della storia del cinema mondiale.

nel 1970 esce nei cinema un film che segnerà la storia del cinema mondiale per tanti aspetti.
Immagine, colonna sonora, sceneggiatura, montaggio.
Chissà se mentre lo stava realizzando Elio Petri sapeva che il suo lavoro era destinato a rimanere nella lista di quei film indimenticabili, che ogni persona dovrebbe vedere e studiare.

Scritto con Ugo Pirro, Indagine di un cittadino si apre con un'inquadratura a campo medio su una rringhiera, probabilmente in una piazza, ed oltre le sbarre si intravede un edificio, forse una Chiesa. La musica della colonna sonora, affascinante per quanto insolita, accompagna questa prima inquadratura, in pochi secondi un uomo, con un completo chiaro entra nel campo visivo, fermandosi lasciando alle sue spalle la ringhiera.

Per come cammina l'uomo sembra che stia ascoltando la musica, intercede con passo quasi canzonatorio, come se stesse ballando, le mani sono dietro la schiena, unite, quasi come se fosse lì per passare del tempo.
una volta fermatosi, la macchina da presa gli si avvicina mantenendo sempre la stessa posizione, e l'uomo gira il viso guardando la macchina. rigiratosi, riprende a camminare e la macchina lo supera, inquadrando l'edificio verso cui l'uomo sta camminando dove ,prima sfocate e poi a fuoco, vediamo delle tende muoversi . La macchina stringe sulle tende ed avvolte in esse, anzi dietro di queste, che più che tende sembrano un velo, c'è il viso di una donna che, probabilmente, sta guardando il personaggio che abbiamo visto prima di lei.
La donna sorride e si allontana, la macchina riprende il suo contro campo, è l'uomo, in primo piano che stava guardando in direzione della donna e che ora osserva dapprima il punto in cui appariva e dopo le scritte sul palazzo "Giustizia" e "Scienza".
Attraversata , guardingo, la strada che è deserta, l'uomo prende dalla tasca della giacca una chiave e apre il portone, entra nell androne ed osserva le scale del palazzo.
Tranquillamente sale ed arriva nell'appartamento dove è atteso dalla donna.
Abbracciatolo, con le braccia intorno al collo chiede lui "Stavolta come mi ammazzerai", l'uomo risponde "Ti taglierò la gola".
Spogliato, piega i suoi vestiti quasi minuziosamente ed entra a letto con la donna che, nel momento dell'orgasmo viene uccisa.

il film inizia con un omicidio, la vittima è la compagna o l'amante o la moglie dell'assassino. Non ci lascia nessuna risposta, nessun indizio. Vediamo solo due individui che si incontrano in una casa, in cui il gioco di luci fa apparire e non una camera da letto in stile liberty in cui la donna, questa figura che appare tanto distante dalla concentrazione e serietà dell'uomo, si muove come fluttuando, danzando.
E' da riflettere sul come per circa due minuti di sequenze in cui non sono stati uditi altri suoni all'infuori della musica della colonna sonora, non ci sia bisogno di parole. L'ambiente, gli sguardi, la macchina da presa bastano a comunicare perchè riempite dal sonoro che oltre a descrivere, comunica e scrive la vicenda. La musica è sceneggiatura dell'incipit e non a caso è firmata da Ennio Morricone.

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