Registi

Uberto Pasolini

Nato a Roma nel 1957, esordisce dietro la macchina da presa nel 2007 con Machan.

Fattosi notare da pubblico e critica, nel 2013 dirige Still Life con cui vince il premio alla Miglior Regia nella competizione Orizzonti di Venezia70.
Alterna il lavoro della regia a quello della produzione, sua infatti la co-produzione della serie Full Monty (attualmente disponibile su Disney+).

Nel 2021 torna a Venezia con Nowhere Special, tratto da una storia vera, con protagonista un intenso James Norton.
Attualmente è in sala Itaca, il ritorno con Juliette Binoche, Ralph Fiennes, Charlie Plummer, Marwan Kenzari, Claudio Santamaria e Angela Molina.

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Stasera in TV: Nowhere Special di Uberto Pasolini

Nowhere Special di Uberto Pasolini stasera su Rai3 il toccante film di Uberto Pasolini con James Norton e Daniel Lamot. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2021, è ispirato a una storia vera e vede protagonista Norton nel ruolo di un padre alla ricerca di una famiglia perfetta per il figlio di quattro anni. John, un giovane lavavetri, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Micheal, poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita. La loro è una vita semplice, fatta di piccole cose e di completa dedizione e amore innocente. John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Nell’assenza di una famiglia propria a cui rivolgersi, John trascorrerà i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael e così proteggere il futuro del suo bambino.

In "Quaderni di storia del Cinema", gli appunti sulla Scuola di Brighton!

Il Padrino - l'incipit

Tratto dal romanzo omonimo di Mario Puzo, autore della sceneggiatura assieme al regista Francis Ford Coppola, Il Padrino (1972) spaccò la critica alla sua uscita trattando di un tema così forte come quello della mafia italoamericana, con quello che per Coppola altro non era che < > Come nel caso dei più grandi film che ci sono stati e che continuano ad esserci però, Il Padrino non ha di certo bisogno di essere difeso o accusato, rientra nella 7° arte e per questo ancora nei cinema, nelle riviste o nelle scuole di cinema viene citato.

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