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I segreti di Osage County - review


I segreti di Osage County - John Wells 


I segreti di Osage County è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale August : Osage County.
Il film, scritto e diretto da John Wells, è la vicenda della famiglia Weston . Improvvisamente, in un giorno d'estate, il capo famiglia si allontana. La moglie Violete chiama a raccolta le sue tre figlie e gli altri familiari più stretti che giungono da ogni parte dell'America.
Ritrovato l'uomo, attorno al 'caso', vecchi problemi riemergono e la famiglia Weston si ritrova ad urlare.


Con un cast di primo livello, che conta Meryl Streep, Sam Shepard, Margot Martindale, Ewan McGregor, Abigail Breslin, Benedicth Cumberbatch , Juliette Lewis, Julianne Nicholson, Dermot Murloney e Julia Roberts. E' un'opera corale che centra il bersaglio, raccontando con schiettezza i fatti, accompagnati dalla bravura dell'intero cast.

Trattandosi di un film la cui sceneggiatura proviene da un'opera teatrale, il rischio era proprio quello di non riuscire a rendere l'ambiente giusto al personaggio, risultando troppo stretto o troppo largo.
La regia e la fotografia invece, studiano e mostrano un ambiente sì chiuso, l'80% delle sequenze sono -giustamente- nella casa di famiglia, ma lo spazio, la camera da pranzo principalmente, le camere da letto anche, non costringono anzi. Permettono di dare il giusto sviluppo al personaggio e la giusta inquadratura alla sua personalità.




Violet (Meryl Steep) è la matriarca, colei che cerca di muovere la vita di tutta la famiglia in ombra per poter esserne essere l'unica protagonista. 

Ammalata di tumore alla bocca, la donna nasconde non solo un segreto sul suo stato di salute ma altri sulla sua famiglia che coinvolgono, pesantemente, più di una delle sue figlie.
Nonostante i problemi fisici Violet non manca di manifestare un comportamento aggressivo, critico in maniera eccessiva qualsiasi persona le capiti vicino, a cominciare dalle figlie.
Mentre ad inizio film si incontra la Violet ammalata, con il passare del tempo e dei confronti, emerge il suo carattere, la sua possessività e la profonda cattiveria che la contraddistingue.
Chissà che lavoro ha fatto su di se Meryl Streep, per entrare in una figura tanto ingombrante quanto profonda seppur nel senso negativo del termine. Il risultato è encomiabile, la Streep assorbe Violet e propone questa donna arrivando a far provare lo spettatore rabbia nei suoi confronti. Mentre il senso di rabbia cresce, si unisce ad un senso di pietà per una figura non ha saputo amare, ricevere e dare amore, e che anzi in qualsiasi momento della sua vita ha solo messo il proprio interesse davanti quello degli altri.
Sparita in Violet, ogni sguardo, movimento e perfino ruga, appartengo a questo personaggio che seppur negativo risulta incredibile per la misura di storia e di vissuto che ha da raccontare.



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