Per omaggiare i 93 anni di Andrea Camilleri, un'analisi di Campo e Contro-Campo dalla puntata 'Amore' de Il Commissario Montalbano.
Nel linguaggio cinematografico con il termine "campo" si intende ciò che è visibile dall'occhio dello spettatore nell'inquadratura, o meglio tutto quello che appare sullo schermo.
Esistono diverse 'misure' che riguardano il campo e la parte di esso che può apparire.
In questo caso però utilizziamo il termine campo (e contro) per poter specificare un'importante ruolo che ha a livello narrativo.
Nella sequenza tratta da Amore è possibile osservare come il campo consenta di poter dispiegare una sequenza dialogica.
i due personaggi,Montalbano (Luca Zingaretti) e Mimì (Cesare Bocci),sono seduti l'uno difronte all'altro, nell'ufficio di Mimì. A separarli ci sono un computer e la scrivania su cui è poggiato.
La macchina da presa inizia la sequenza vedendo comparire in essa, nell'inquadratura, il personaggio Montalbano che si siede ed inizia il suo dialogo con Mimì.
Lo spettattore appassionato sa già che Montalbano sta per parlare con Mimì -o almeno lo presuppone- è il contro-campo però a 'svelare' chi ci sia dall'altra parte della scrivania, chi sia il secondo personaggio.
Entrambi appaiono in tutta la sequenza in un 'batti e ribatti', nella stessa porzione di spazio poichè tutti e due seduti.
a voler sottolineare quindi la stessa posizione fisica, psicologica e la vicinanza tra il commissario che considera il suo vice un suo pari, mantenendo la loro forma espressiva.
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