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Il ragazzo invisibile


Michele, vive a Trieste con sua madre una poliziotta. Bullizzato di continuo da due compagni di classe, non riesce a farsi avanti con la nuova arrivata Stella per la quale nutre dei sentimenti.
Intenzionato a colpirla con un costume da eroe alla festa di Halloween, riceve dalla madre 50 euro che però gli vengono rubati durante un nuovo atto di bullismo. Scoraggiato, acquista un altro costume, abbastanza eccentrico, in un negozio cinese convinto dal commesso che si tratti di un super eroe. Alla festa però tutto procede per il verso sbagliato, non solo è preso in giro per ciò che indossa ma scopre che i suoi compagni hanno montato un video in cui si scopre la sua cotta per Stella. Infuriato, scappa dalla festa gettandosi dalla finestra del bagno, desiderando ardentemente di scomparire, ed il giorno dopo si sveglia invisibile.....

Gabriele Salvatores torna al cinema della fantascienza con la storia di Michele, un bambino alle prese con l'assenza di un padre ed il bullismo scolastico, che improvvisamente scopre non solo di avere il dono dell'invisibilità ma anche una determinazione psicologica e forza d'animo che lo rendono affine alla maggior parte degli eroi a cui spesso il cinema blockbuster americano ci ha abituato. In questo caso un'importante differenza sta nel fatto che, essendo un adolescente, Michele è fin da subito alle prese con le tipiche crisi d'identità in cui cadono gli eroi ma, grazie all'intelligenza insita in ogni ragazzo della sua età, riesce ad agire lo stesso, facendo delle sue crisi la sua forza.
il rapporto con la madre, da sempre minato dall'assenza del padre morto prematuramente, e dal'onnipresente lavoro della donna -una poliziotta in piena azione-è sicuro la chiave su cui il regista sceglie di dispiegare l'azione, alternando alla figura della donna quella dei compagni di scuola, spariti nel nulla e per questo indagine di Michele e della madre, e di un uomo misterioso che sembra seguire Michele ogni volta che utilizza i suoi poteri.

la bellissima cornice della città di Trieste, inquadrata da un'eccezionale fotografia che richiama le pagine di un fumetto, è il luogo idieale in cui ambientare la storia. Tra mare e città, italia e paesi confinanti, la città sembra essere un terzo personaggio che ha caratteristiche simili a quelle del protagonista. questo senso di ambivalenza, questo scontro tra eroe e ragazzo, accettazione ed incredulità, si mostrano negli ambienti scelti da Salvatores come in quelli di un fumetto di fantascienza non scontato ed imprevedibile.

come se non bastasse, la colonna sonora alterna brani riconoscibilissimi alle magnifiche composizioni di Ezio Bosso che aggradano ancora di più la vicenda.

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