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Carlo Mazzacurati una certa idea di cinema

 



in sala il 3,4 e 5 Marzo il documentario di Mario Canale e Enzo Monteleone.


 



Nel gennaio del 2014 ci lasciava Carlo Mazzacurati, il regista di Notte ItalianaIl Toro, Vesna va veloce, La lingua del Santo, La giusta distanza e molti altri film e documentari. Un cinema elegante e una poetica particolare per profondità creativa e varietà di genere, dalla commedia al noir.

Attraverso i suoi film Mazzacurati è riuscito a creare mondi marginali, province abitate da gente comune. Ritmi lenti, ben lontani da quelli frenetici della metropoli. Uomini sfortunati alla ricerca di una serenità perduta, dignitosamente attaccati a dei gesti concreti di solidarietà, senza enfasi e senza retorica.
Microcosmi che hanno proposto prima che delle storie da raccontare, delle etiche dello sguardo. Uno sguardo orgogliosamente provinciale, pieno di pietas, come i suoi personaggi attaccati alla dignità dei gesti concreti, molto simili ai paesaggi e agli ambienti in cui vivono.
A dieci anni di distanza lo ricordiamo con un documentario che ripercorre l’esperienza di Carlo Mazzacurati: non una analisi filmica del suo cinema, né una biografia. Invece un percorso legato alle tematiche che lo hanno contraddistinto, ai sentimenti che lo hanno guidato, ai luoghi che ha abitato e raccontato. (da Fandango 

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