Enrico V di Kenneth Branagh
un piano sequenza in cui si fa forte il legame tra il testo (di Shakespeare) ed il cinema (quello di Branagh) è quello dell'indimenticabile sequenza dell'Enrico V.
L'effetto raccontato è quello dell'atrocità della guerra, nonostante la vittoria dell'esercito, il prezzo, quello delle vite perse, è stato alto.
Branagh decide di raccontare così gli effetti della guerra, associando il Non nobis Domine .
Enrico, mette sulle sue spalle il corpo di un bambino morto, non un adulto ma un bambino, il rappresentante dell'innocenza. Il piano sequenza è lunghissimo e ci mostra , in modo dinamico, gli effetti della guerra, il paesaggio della guerra.
La musica dà la dinamica alla sequenza, il 'cantante' si vede nell'inquadratura solo all'inizio e poi rimane esterno. La sua voce introduce Enrico che poi, nel suo intercedere , non è più nel campo perchè è lo sfondo ad essere protagonista.
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