Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer è un film commedia del 1967.
La famiglia Drayton rimane sconvolta quando l'unica figlia, Joanna, presenta loro il fidanzato John, conosciuto qualche giorno prima in vacanza. La reazione dei due, pur presentandosi come genitori aperti e liberali di San Francesco è di incredulità mista a sconcerto. non perchè la nuova coppia si è formata da poco ma per il colore della pelle di John, nero.
Non staremo a parlare della trama o della monumentale recitazione di Spencer Tracy, Hepburn e Poitier in quanto , giustamente, pagine e pagine, cartacee e online, sono già state spese .
Quello che interessa è la dinamica dei personaggi che viene sciolta dalla regia in modo particolare.
Disponendo di tanti dialoghi tra poche persone infatti, il film è quasi divisibile in un tot di sequenze/episodi in cui i protagonisti sono sempre e solo due personaggi.
Ad esclusione della sequenza finale in cui compaiono tutti i personaggi (ad esclusione dell'infelice Hilary cacciata dal personaggio di Christina) ma la parola è lasciata ad un lungo monologo di Matt (Spencer Tracy).
I confronti, le riflessioni, le fughe, i litigi, sono tutti in un piano medio in cui unica protagonista è la coppia che vi recita.
Come a focalizzare l'attenzione sulle parole che mai come in un film come questo hanno importante ruolo, la regia stringe il campo e la macchina da presa semplicemente a chi ha ruolo, come se il film possa essere un lungo audio da ascoltare per portare alla riflessione. tutti i personaggi si confrontano mantenendosi veri, appassionati dei propri sentimenti e quasi chiusi nelle riflessioni.
Non a caso sono pochi gli spazi aperti del film, oltre all'aeroporto ed al terrazzo di casa Drayton, perfino la sequenza del gelato è al chiuso, nella macchina di Matt.
Il resto è tutto nella grande casa di San Francisco, studio, bagno, salone, sala da pranzo, camera da letto. Scenari che attendono i personaggi che si chiamano tra loro, chiudendo porte alle spalle per dialogare.
In un 'efficace studio della sceneggiatura, lo spazio è delimitato ma ciò non crea senso di schiacciamento delle figure o di curiosità per le zone che non sono mostrate. E' la parola che conta ed il poterla ascoltare.
Indimenticabile la sequenza con Matt e Christine (la coppia anche nella vita, Tracy ed Hepburn), in macchina e poi fermi a bere un caffè e mangiare il gelato in cui le espressioni di Tracy e gli sguardi della Hepburn arricchiscono il mondo del cinema in un modo così determinante da essere difficile da dimenticare.
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