Roma. E' una giornata afosa ed alcuni bambini la trascorrono in piscina in compagna di un educatore che vedendo il nuovo arrivato, Idris, in disparte, invita gli altri a non lasciarlo solo. Idris ha perso i genitori, non ha nessuno al mondo ma parla e capisce bene l'italiano. i bambini, come tutti quelli del mondo, all'inizio lo guardano di sottecchi, poi, dopo un gioco in acqua lo fanno entrare nel gruppo. La storia di Idris è quella di tanti bambini che hanno attraversato, in un tentativo disperato di sopravvivenza, il mare che separa l'Italia dal Sud del mondo, è la storia di qualcuno che ha sofferto, che ha visto l'orrore e che vive di speranza. Però la vera storia di questo corto è quella della comunicazione. La comunicazione tra bambini che siano sordi, orfani, figli di carcerati o di drogati. Quasi come in un tuffo catartico, Idris si tuffa in acqua, e la comunicazione visuale si lava, si scioglie e diventa verbale. Tutti lo capiscono e tutti...